Starbucks apre a Milano a pochi passi dal Duomo

Lo scorso 7 settembre ha aperto al pubblico, in piazza Cordusio a Milano, il primo Starbucks italiano, una boutique del caffè in cui la bevanda viene esaltata dalla piantagione alla tazzina, in pratica un autentico tributo alla cultura italiana del caffè. E’ proprio la cultura dell’espresso che ha ispirato Howard Schultz, 35 anni fa, nella creazione della Starbucks Experience, che finalmente sbarca anche in Italia nell’ex Palazzo delle Poste di ben 2.300 metri quadri. Si tratta della terza roastery nel mondo, dopo Seattle, che ha aperto nel 2014, e Shanghai, inaugurata nel 2017, ed è aperta tutti i giorni dalle 7 alle 22. La sede di Milano propone anche la Premium Reserve Experience con caffè Arabica con torrefazione locale e proveniente da 30 paesi del mondo. E la torrefazione diventa parte dell’esperienza: nella grande sala infatti spicca un impianto a vista, dove sacchi di iuta di chicchi di caffè viaggiano attraverso dei tubi di rame che scopriamo anche sospesi sopra la testa, per poi finire nei silos pronti per il bar. Ma non troviamo solo caffè allo Starbucks Milano: salendo la scalinata che porta al mezzanino c’è l’Arriviamo Bar, ispirato proprio alla tradizione tipicamente milanese dell’aperitivo, che propone cocktail a cominciare dall’Aperol Spritz e dal Negroni, ma anche creazioni artigianali, alcune delle quali, ovviamente, a base di caffè. La parte food è a infine cura di Princi: con pane artigianale, dolci e menù colazione. Tra le curiosità il forno a legna, che è stato costruito direttamente qui. Il design di Starbucks Milano porta la firma di Liz Muller, chief design officer di Starbucks, mentre italiana, per la precisione di Solari, è la mano che ha disegnato la lavagna verde della Roastery. Infine una chicca per gli amanti della tecnologia: grazie ad un’app di realtà aumentata i visitatori possono raccogliere maggiori informazioni sui caffè della Starbucks Reserve, il processo di torrefazione e la compagnia.

 

By Carlo Bellino

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